Permessi Sindacali: le accuse di un quotidiano nazionale

 

FARE CHIAREZZA NELL’INTERESSE DEL SINDACATO E DELLA RAPPRESENTANZA

TRASPARENZA

E DIRITTO DI ACCESSO AGLI ACCORDI SINDACALI

 

 

Cari colleghi,

                     nella giornata di oggi ha destato scalpore l’ennesimo articolo pubblicato su un quotidiano nazionale, inerente il presunto costo dei permessi sindacali erogati da Alitalia a favore dei Rappresentanti delle Associazioni ed Organizzazioni Sindacali firmatarie. Va ricordato come gli accordi sottoscritti dai Rappresentanti dei lavoratori abbiano regolamentato la vita e le aspettative dei naviganti stessi in Alitalia, portando ad una riduzione di stipendio, alla mancata retribuzione della tredicesima, ed allo stravolgimento delle legittime aspettative di carriera e della lista di anzianità.

            NavAid ha posto fin dalla sua recente fondazione la questione etica e la trasparenza al centro del dibattito associativo e sindacale, a tal punto che ogni parte del proprio Statuto e del proprio Codice Etico Unico sono permeati da questi due indiscussi valori.

            Siamo certi che il personale navigante Alitalia abbia ben presente come un’azione di rappresentanza debba partire da una dimostrata credibilità dei soggetti interessati, la trasparenza delle loro azioni e la certezza che ogni scelta effettuata nel passato, anche se difficile e contestata dai lavoratori, sia stata fatta perché necessaria, anche se impopolare, è fondamentale.

            E’ per questo motivo che sensibilizziamo le Associazioni e Organizzazioni firmatarie dei contratti dei Naviganti in Alitalia, a fare chiarezza, nel loro stesso interesse, pubblicando alla visione dei lavoratori gli accordi che regolamentano i permessi sindacali e la loro valutazione economica, rendendo disponibili quanti siano stati, e quali, i rappresentanti che in questi due ultimi anni hanno goduto dei permessi sindacali, quali il numero dei permessi erogati, quali le ore di volo effettuate e quali le retribuzioni dei sindacalisti. La trasparenza, in questo senso, va nell’interesse non solo dei lavoratori ma anche delle Associazioni e delle Ass.ni/OO.SS. coinvolte. La non trasparenza legittima il sospetto ed è l’anticamera della sfiducia dei lavoratori nei valori della Rappresentanza.

            L’eventuale silenzio, dinanzi ad accuse di costi così esorbitanti, pubblicati oggi dal noto quotidiano, al pari della mancata trasparenza, associati alla non pubblicazione dei dati reali, che siamo certi siano assolutamente diversi da quelli letti oggi, non favoriscono un clima positivo, già messo fortemente a dura prova in queste settimane. Il silenzio e la non trasparenza sono forieri di tensioni e di strumentalizzazioni che i rappresentanti dei lavoratori debbono assolutamente evitare in un contesto così difficile, per risultare credibili e per evitare che abbia la meglio chi vuole porre il “Sindacato” con le spalle al muro, dinanzi a scelte che seppur semplici, quale un netto diniego dinanzi alle assurde richieste di rinnovo contrattuale aziendale, rischiano invece di diventare sempre più complesse e foriere di accordi sfavorevoli per i lavoratori.

            Per tale motivo siamo ad invitare i Sindacati firmatari degli accordi Alitalia a fare propri quegli articoli del nostro Statuto e Codice Etico Unico; eviterebbero illazioni e la messa in cattiva luce da parte di certa stampa, che invece che interrogarsi sul perché Alitalia sia dinanzi all’ennesimo baratro, ha vita facile nel ricercare errate responsabilità ed errati colpevoli della difficile situazione economica che sta vivendo per l’ennesima volta la nostra Compagnia di Bandiera.

            Invitiamo quindi le ASS.ni/OO.SS. ed i rappresentanti dei lavoratori, che abbiano goduto dei permessi sindacali, a fare un’operazione di trasparenza pubblicando quanto sopra precedentemente espresso nella certezza che una simile operazione ci vedrà al loro fianco.

Roma, 13/03/2017

 

IL DIRETTIVO DI NAVAID

LETTERA APERTA DEL DIRETTIVO DI NAVAID